13 – 21 APRILE
OPENING DOMENICA 13 APRILE ORE 18.00
Il lavoro di
Lo spunto filosofico che questi vari elementi possono suggerire è il tema che caratterizza il testo di
IMMERSI IN QUESTO CIELO di
Nauseabondo agglomerato, fragili molluschi avvolti da un guscio oscuro simile ad una notte senza alba, una notte senza un domani, di cosa sto parlando? Dell’ Uomo ovviamente.
Divisi ognuno nel proprio guscio, vagabondi ciascuno nel proprio mondo, eppure, misteriosamente uniti, aggrappati disperatamente l’uno all’altro, l’uno sull’altro, l’uno contro l’altro! E’ il dilemma dell’ Uomo che dentro di sé porta la natura di tutte le cose… ma lui, una sua, ancora non la possiede… allora cresce aggrappandosi dove e come può.
Lotta per la sopravvivenza, solo questo? Allora no!... non c’è un domani! Eppure dentro il guscio, dentro le nostre carni qualcosa ruggisce senza voce, è l’ anima… la bestia che brama amore nelle viscere dell’ Uomo.
E’ un essere formato nel caos (…) se ne sta solo, inalterabile
Circolando ovunque senza esaurirsi
(Laozi XXV)
Stolto è l’ Uomo che ha seppellito il suo cuore tra le fauci della bestia, egli non è altro che un guscio vuoto. Che invano, avidamente, stringe una vita che non è tale. E all’ombra di sé aspetta in modo furbo e servile la sua preda, levandosi alla sera la sua maschera da Uomo.
Conforto credi di trovare nella notte del cuore?
Ascolta, rifletti, la domanda è più importante della risposta.
Siamo convinti davvero che questa carne menzognera che ci avvolge sia la realtà? Quanto di più falso? E solo… che non vogliamo vedere, e solo… che non vogliamo ascoltare la verità che agogna la nostra estinzione. E dormiamo imprigionati in questo guscio di carni ,dove… esistendo e basta, viviamo nei pressi di noi sognando, un giorno, di uscire a giocare. L’unica certezza che rimane è la coscienza dell’impotenza… a ben ragione ,allora , distogliamo lo sguardo incarnando l’effimero. E dentro irrimediabilmente qualcosa si spegne, e mai più si sveglia.
Torna al vero tempo,
alza lo sguardo, respira… sei vivo
che ne farai di te?
Solo tu puoi deciderlo
Immersi in questo mare chiamato cielo, l’Uomo percorre il suo tempo cercandosi senza mai trovarsi. Cerca il suo dono, il suo talento, ma non lo trova, non lo vede poiché su di esso egli si siede. Il falso tempo scorre… e lassù, oltre il mare nulla appare.
Siamo convinti che questo guscio sia il fine… il prodotto terminale, ma esiste la possibilità, seppur remota, che esso sia solo un mezzo… è una consapevolezza profonda, silenziosa… se l’ Uomo non spezza il guscio prima del tempo morirà senza essere mai nato. Per una seconda volta l’uomo uscirà dalle acque. Spezzate il guscio di questo mondo prima del ritorno del grande Pescatore, altrimenti… poveri gusci mai esistiti… sperate di avere almeno un buon sapore.
ENGLISH VERSION
13 – 21 APRIL
OPENING SUNDAY THE 13th of APRIL 6.00 p.m.
Although it follows the aesthetic canons of conceptual art - minimal installations and small compositions -
A huge bunch of mussels can mean a lot of things: immobility, a certain parasitism, assimilation, continuous nourishment. In this installation the presence of other important details shows that all the elements together can reveal a story, but also conceal it for good.
The philosophical cue offered by these various elements is the theme that pervades
IMMERSED IN THIS SKY by
Nauseating agglomerates, fragile molluscs wrapped in a dark shell like a night without dawn, a night without tomorrow - what am I talking about? Men, of course.
Each closed in his own shell, wanderers in their own worlds, and yet something mysteriously unites them, they desperately hold on to one another, one above the other, one against the other! This is the Man’s dilemma... he has the nature of all things inside of himself, but he hasn’t got a nature of his own yet... then, he grows up hanging on to what he can.
Fight for survival, is this what it’s all about? If so....there’s no tomorrow! Yet, inside the shell, inside our flesh something roars voicelessly: it is our soul.... the beast craving for love in the bowels of
It is a thing formed in chaos (…) it stands alone and never changes
It pervades everywhere and never becomes exhausted
(Laozi XXV)
Foolish is the Man who buried his heart into the jaws of the beast, he is nothing but an empty shell. He eagerly holds on to a life that is not a life. And in the shadow of himself he cleverly and servilely awaits his prey, and drops his Man’s disguise at night.
Do you think the night of your heart will bring you comfort?
Listen, think, the question is more important than the answer.
Do we really believe that this untruthful flesh that envelops us is the reality? How false! The thing is...we just don’t want to see, we just don’t want to listen to the truth that yearns for our extinction. And so we sleep, trapped in this flesh shell, where we just exist and nothing else, dreaming that one day we will go out and play.
The only certainty we’re left with is the awareness of our powerlessness.... we then avert our gaze and embody the ephemeral. And something inside fatally dies off and never comes to life anymore.
Go back to the real time,
raise your eyes, breathe… you’re alive
what will you make of yourself?
Only you can decide it
Immersed in this sea that they call sky, Man goes through his time looking for himself and never succeeding. He looks for his gift, his talent, but he can’t find it, he can’t see it because he is sitting on it. The false time passes by... and up there, beyond the sea, nothing appears.
We’re convinced that this shell is the terminus... the end product, but there is an off-chance that it is just a medium... it is a deep, silent awareness... if Man doesn’t break the shell before time, he will die without ever being born. For the second time Man will come out of waters. Break the shell of this world before the great Fisherman returns, otherwise... poor never-existed shell ... just hope you taste good at least.
1 commento:
bella mostra
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